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Barometro delle energie rinnovabili 2022

Servizio comunicazione istituzionale

È stata pubblicata l’edizione 2022 del Barometro delle energie rinnovabili, un’analisi delle opinioni e preferenze dei residenti nel Canton Ticino sui temi del cambiamento climatico, dell’approvvigionamento e consumo di energia e della crisi energetica. Lo studio è stato realizzato tra dicembre 2022 e febbraio 2023 dall’Istituto di Ricerche Economiche dell’Università della Svizzera italiana (IRE), in collaborazione con la Cattedra di Gestione delle Energie Rinnovabili presso l’Università di San Gallo e grazie alla preziosa collaborazione di AEC Airolo, AEM, AGE, AIL, AIM, AMB, SES.

L'edizione 2022 si è soffermata in particolare su due punti quello delle preferenze verso le tecnologie per l’elettrificazione dei consumi e quello delle reazioni alla crisi energetica. L’analisi è stata condotta mediante un questionario predisposto nell’ambito di un progetto pluriennale della Cattedra per la Gestione delle Energie Rinnovabili dell’Università di San Gallo, focalizzato sulle regioni di lingua tedesca e francese (http://kuba.iwoe.unisg.ch). All’edizione ticinese sono stati aggiunti due capitoli riguardanti l’uso dell’auto privata e l’atteggiamento verso i rischi connessi all’approvvigionamento di elettricità. Complessivamente 5’151 persone hanno compilato l’intero questionario. Di seguito alcuni risultati dello studio.

 

Com’è percepita la transizione energetica e chi dovrebbe agire per contrastare il cambiamento climatico?

Per quanto riguarda la transazione energetica in Ticino il 60% degli intervistati è convinto che in Svizzera stia procedendo troppo lentamente. Il dato è in aumento rispetto al 2021, quando la percentuale era pari al 56%. Come nel 2021, l’analisi evidenzia la forte richiesta di un intervento delle imprese energetiche per finanziare produzioni verdi sul territorio nazionale.

 

Quanto sono diffuse le nuove tecnologie?

Il questionario ha indagato anche la diffusione di quattro tecnologie per l’elettrificazione dei consumi: pannelli fotovoltaici, pompe di calore, automobili elettriche e batterie. Queste tecnologie sono importanti perché permettono di sostituire il consumo di combustibili fossili, che comportano alte emissioni climalteranti, con energia elettrica rinnovabile. La popolarità delle nuove tecnologie per l’elettrificazione dei consumi presso i proprietari di abitazione è stabile. Cresce invece la diffusione delle auto elettriche tra proprietari e affittuari, che passa al 12% dall’8% del 2021.

Tra le motivazioni che spingono le persone a dotarsi delle tecnologie elencate, spicca il contrasto al cambiamento climatico, fatta eccezione per le batterie per le quali risulta più preponderante il desiderio di autosufficienza. La riduzione dei costi è rilevante soprattutto per i pannelli fotovoltaici e le pompe di calore.

 

Focus mobilità: come ci si sposta in Ticino?

La maggior parte degli intervistati si sposta a piedi, in auto o, in percentuale minore, con il trasporto pubblico. La mobilità dolce e le auto elettriche o ibride sono ancora poco diffuse. Meno del 10% dei rispondenti non ha alcuna auto nel nucleo familiare; circa il 40% ne ha una e un ulteriore 40% ne ha due. La quota restante ha più di due auto.

 

Auto elettrica e colonnine di ricarica

Circa due terzi dei proprietari di auto elettrica ha a disposizione una colonnina di ricarica presso il proprio domicilio. Le colonnine sono acquistate, nell’ordine, da installatori di dispositivi elettrici o pannelli fotovoltaici, da rivenditori di automobili, da altri canali o dal fornitore di elettricità. Un terzo dei proprietari di auto elettrica non ha, invece, una colonnina di proprietà.

 

Nuove tecnologie e crisi energetica

La crisi energetica preoccupa i rispondenti soprattutto sotto il profilo economico: si segnala in particolare il timore di forti rialzi delle bollette elettriche e di un possibile rallentamento dell’economia. D’altro canto, la crisi energetica ha aumentato la propensione dei rispondenti ad acquistare alcuni dei dispositivi per l’elettrificazione dei consumi: in primo luogo i pannelli fotovoltaici, a seguire le batterie e le pompe di calore. Per l’auto elettrica, invece, solo il 17% dei rispondenti ha dichiarato di considerare più probabile l’acquisto, a fronte di un 18% che lo ritiene meno probabile.

 

Come uscire dalla crisi?

I rispondenti sostengono soprattutto l’investimento nelle fonti energetiche rinnovabili sul territorio della Confederazione e auspicano una più veloce pianificazione degli impianti idroelettrici ed eolici, degli incentivi per l’efficienza energetica, una maggiore collaborazione con l’Unione Europea e delle sovvenzioni per contenere il costo dell’energia. Sono meno apprezzati, invece, la costruzione di centrali a gas e i divieti di acquisto di auto diesel o benzina dal 2035 e di riscaldamento a olio o gas.

 

L'analisi completa è disponibile in allegato.